E’ lo smartphone il mezzo di comunicazione preferito dagli italiani: ne possiede uno il 64,8% della popolazione ma il dato sale all’89,4% se si guarda ai giovani tra i 14 e i 29 anni. Telefonare però non è più di moda: gli italiani utilizzano gli smartphone soprattutto per connettersi ai social network e navigare in […]
E’ lo smartphone il mezzo di comunicazione preferito dagli italiani: ne possiede uno il 64,8% della popolazione ma il dato sale all’89,4% se si guarda ai giovani tra i 14 e i 29 anni. Telefonare però non è più di moda: gli italiani utilizzano gli smartphone soprattutto per connettersi ai social network e navigare in internet: è anche grazie ai telefonini di ultima generazione che il web ha raggiunto una penetrazione del 73,7% (95,9% per gli under 30). A scattare la fotografia dei consumi digitali degli italiani è il Censis che ha pubblicato il 13mo rapporto sulla comunicazione.
Più smartphone venduti, ma in Italia i tablet segnano il passo
Mi costi, ma quanto mi costi?
Tra il 2007 e il 2015 è decollata la spesa per apparecchi telefonici (+191,6%) e computer (+41,4%), mentre i servizi di telefonia si sono invece assestati verso il basso (-16,5% negli otto anni), a dimostrazione del fatto che i telefonini ormai non servono più per telefonare. La comunicazione è sempre più “scritta” e non “orale”. C’è però una triste eccezione: libri e giornali sono in crisi. La spesa per questi mezzi di comunicazione “scritti” è crollata del 38,7 per cento.
Social network mon amour
I numeri parlano chiaro: gli italiani amano i social network. Il preferito è Facebook, usato dal 56,2% della popolazione nazionale. Ad avere un account non sono solo i giovani (tra i quali la percentuale sale all’89,4%) ma anche le persone più istruite: il 72,8% di queste è su Facebook. Una sorpresa arriva da Whatsapp, il servizio di messaggistica istantanea da poco acquistato dalla società di Mark Zuckerberg: la app è usata da 6 italiani su dieci.
Così i «millennials» usano la rete e i social per scegliere l’auto
Crescono anche gli appassionati di YouTube, passati dal 38,7% del 2013 al 46,8% del 2016, e gli “instagrammer”: il social fotografico (sempre di proprietà di Facebook) è salito dal 4,3% di utenti del 2013 al 16,8% del 2016. Twitter si dimostra il social network più in crisi: lo usa il 24% dei giovani.
Il web è rosa
Fino a qualche tempo fa le donne detenevano il primato nella lettura di libri e riviste. Oggi hanno superato gli uomini anche in fatto di web: il 74,1% delle donne italiane usa internet contro il 73,2% degli uomini.
The show must go on
Che siano radiofonici o televisivi, gli show godono di ottima salute. Secondo i dati del Censis la tv continua ad essere vista dalla quasi totalità della popolazione: il 97,5% degli italiani (+0,8% nell’ultimo anno). Ottimi anche gli ascolti della radio, con una utenza pari all’83,9% degli italiani. I mezzi di comunicazione sono sempre più trasversali: lo dimostra il fatto che il 37,3% dei giovani ascolta la radio attraverso il telefono cellulare.
È la stampa, bellezza
Il rumore delle rotative azionate da Humphrey Bogart nel film “L’ultima minaccia” si affievolisce: solo il 40,5% degli italiani legge i quotidiani cartacei. Il calo è stato dell’1,4% nell’ultimo anno e del 26,5% complessivamente nel periodo 2007-2016. Continua, invece, ad aumentare il numero di lettori dei quotidiani online (+1,9% nell’ultimo anno) e degli altri siti web di informazione (+1,3%).
Mantengono i propri lettori i settimanali (+1,7%) e i mensili (+3,9%), ma non i libri cartacei (-4,3% nell’ultimo anno, con una quota di lettori diminuiti al 47,1% degli italiani). Il calo delle vendite di libri non riesce a essere compensato dalla crescita degli ebook: l’incremento di questi ultimi è stato nell’ultimo anno solamente dell’1,1 per cento. In totale, legge ebook solo un italiano su dieci.
Michele Mezza
Direttore Scientifico di Pollicina Academy. Consulente e docente multimediale presso l’Università Federico II di Napoli. Giornalista RAI in pensione.
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